testo riportato da http://www.nadirpress.net/dislessiaingleseo.html
Anche in provincia di Como quello dei bambini dislessici è un dramma, vissuto assieme ai famigliari che vedono negata ai figli la possibilità di fare ingresso nel mondo del lavoro a causa delle difficoltà nell’apprendimento della lingua inglese.
Spesso si pensa, in grandissimo errore, che i bambini dislessici siano sorta di cretini che non capiscono un bel nulla. In realtà spesso sono molto più intelligenti di tanti tromboni patentati. Il 4% della popolazione scolastica comasca, in linea con la media nazionale, è dislessica. Un dramma che sta falcidiando numerosi ragazzini portando nella disperazione totale le famiglie che devono convivere con questa problematica.
Famiglie che vorrebbero dare un futuro ai loro figli che in quanto a intelligenza ne hanno da vendere. L’Amministrazione provinciale e l’Ufficio Scolastico di Como sono stati i primi dal 2007 a mettere in risalto questa realtà diventata di interesse nazionale. In questo contesto il Comasco è destinato ad essere il promotore del progetto “The Square” ideato da Santina Spiriti per l’insegnamento della lingua inglese. Il progetto, oltre che aver vinto il ‘Label Europeo delle Lingue’, è stato accreditato dal Ministero della Pubblica Istruzione, tradotto in Braille dall’Unione Italiana Ciechi di Catania e argomento di discussione in tesi di Laurea nelle Università di Genova, Milano, Roma e ultima a Campobasso. Per meglio conoscere e far conoscere questo progetto, le insegnanti di inglese comasche hanno voluto che si organizzasse un convegno perché, a quanto pare, quella indicata da ‘The Square’, sarebbe l’unica metodologia che con la sua scoperta (quattro quadrati in forma scalare) può permettere al dislessico di imparare tutta la sintassi inglese in pochissime lezioni.
